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13 luglio 2008

Catanzaro Accuse anche dall'on. Napoli


Diritto allo studio Il piano regionale nel mirino del Sap

Giuseppe Lo Re, Catanzaro

Cosa fanno insieme il deputato del Pdl Angela Napoli, il sindacato di polizia Sap e la Federazione italiana scuole materne? Ad unire i tre "mondi" è il Piano regionale per il diritto allo studio, che ha aperto un duro fronte di contestazione. Ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa a Catanzaro, la parlamentare del Pdl, i vertici regionali e provinciali del Sap (Vincenzo Albanese e Sergio Riga) ed il rappresentante della Federazione scuole materne, Leonardo Manti, hanno fatto il punto della situazione. E lanciato pesanti accuse all'assessore regionale all'Istruzione, Domenico Cersosimo. Ad accendere la miccia, per quanto riguarda il Sap, sono state le dichiarazioni dell'amministratore a "giustificazione" della bocciatura del progetto per l'erogazione di 69 borse di studio (intitolate a Nicola Calipari) per i figli e gli orfani dei poliziotti calabresi. Albanese e Riga hanno contestato nella forma e nella sostanza l'esclusione del progetto (che prevedeva una spesa di appena 15 mila euro) dal piano regionale per il diritto allo studio peraltro inserito nei tre anni precedenti. «Non solo ci sentiamo offesi – ha detto Albanese – ma riteniamo la decisione della Regione una penalizzazione nei confronti dell'intera categoria dei poliziotti». L'on. Napoli ha allargato il fronte delle contestazioni: associandosi alla protesta del Sap («si taglia in questi settori, mentre i capigruppo in Consiglio regionale si aumentano lo stipendio di 1.400 euro al mese e la Giunta continua a pagare 95 consulenti»), il deputato ha puntato l'indice anche contro «la mancata garanzia del diritto allo studio per 14 mila bambini calabresi che frequentano le scuole paritarie escluse dalla ripartizione dei finanziamenti», l'«assenza di attenzione per il settore della ricerca» e lo «spreco di risorse rappresentato da iniziative come quelle riservate ai docenti universitari in occasione del 60. anniversario della Costituzione». Un tema, quello delle scuole paritarie, ripreso da Manti: «In Calabria – ha denunciato – il piano del diritto allo studio esclude 14.787 bambini iscritti nelle 760 sezioni delle scuole materne paritarie. È una vicenda sconcertante, contro la quale ci batteremo in tutte le sedi».