Petizione popolare per lo Scioglimento del Consiglio Regionale della Calabria

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www.quicalabria.it www.giornaledicalabria.it - 06/09/2007




Reggio Calabria:
Mandare a casa l´attuale Consiglio, “Risveglio Ideale”, la componente di An vicina alla parlamentare Angela Napoli, ha avviato ieri mattina a Reggio, davanti alla sede del Consiglio regionale, una raccolta di firme per lo scioglimento dell’assemblea. All’iniziativa ha preso parte la stessa on. Napoli. “Intendiamo esprimere - è scritto in un comunicato - un sentito ringraziamento a tutti coloro che con la propria sottoscrizione hanno aderito alla petizione popolare con la quale questa componente vuole chiedere al Presidente della Repubblica lo scioglimento del Consiglio regionale, sempre più avulso dal contesto sociale, sempre più distante dagli interessi della collettività e sempre più intento a rafforzare posizioni particolari di potere fine a se stesso e per nulla funzionale ai bisogni dei calabresi”. Nel documento si legge che “in piena emergenza criminalità, con una sanità allo sfascio, con la disoccupazione giovanile più alta d’Italia, lor signori si premurano di rinnovare le cariche dell’Ufficio di Presidenza, peraltro non ancora giunte alla loro naturale scadenza, con espedienti che ricordano pratiche consociative in uso durante i periodi più bui della Prima Repubblica. Tutto questo, ovviamente, per rinsaldare e/o acquisire posizioni di mero potere in vista di quegli equilibri sui quali inevitabilmente inciderà il Pd”. Nel documento si esprime “una forte riconoscenza a tutti gli iscritti di Alleanza Nazionale e di Azione Giovani che, stanchi di un’opposizione fittizia, hanno apposto con assoluta convinzione la propria firma: militanti, dirigenti ed eletti provenienti da tutta la regione che, per l’occasione, si sono dati appuntamento a Palazzo Campanella. Un grazie particolare - prosegue la nota - al primo firmatario, l’On. Franco Morelli, Consigliere Regionale di Alleanza Nazionale, che all’esercizio di consuetudini autoreferenziali ha preferito veicolare con la propria sottoscrizione il disagio di una maggioranza silente ma, senza alcuna incertezza, nauseata dal politichese più gelido e fermamente convinta di un necessario ed urgente cambiamento radicale”. Un riconoscimento viene rivolto anche all’on. Pasquale Senatore, anch’egli Consigliere Regionale di An, “che sin dalla prima ora ha condiviso questa iniziativa. Adesioni ed approvazioni, queste, di indubbio valore etico - si fa rilevare - prima ancora che politico sulle quali i dirigenti regionali del nostro Partito farebbero bene a riflettere”. Nel documento non manca una risposta al coordinatore regionale del partito Giovanni Dima, il quale ieri aveva preso le distanze dall’iniziativa: “Lungi dal voler polemizzare con il coordinatore regionale, On. Giovanni Dima, - continua la nota di Risveglio Ideale - giudichiamo però di dubbio gusto, per essere eufemistici, le sue dichiarazioni. Se utilizzasse lo stesso tempismo per fare opposizione in consiglio regionale, la sua azione politica riscuoterebbe maggiore consenso e probabilmente il Partito godrebbe di una migliore salute. Invece - si fa rilevare - no. Anche l’on. Dima come, ahinoi, molti suoi amici, si allena in una nuova disciplina sportiva: “sparare” su Angela Napoli e sulle sue iniziative, che stranamente riscontrano il consenso della cosiddetta società civile e non quello dei professionisti della politica. Delle due l’una: o il sistema politico è abissalmente lontano dalla società civile o si tenta di delegittimare chi, con senso profondo di appartenenza, professa quotidianamente quei valori e quegli ideali spiccatamente identitari, che il popolo di destra rivendica a voce alta e sui quali ha riposto l’accento lo stesso on. Gianfranco Fini nel corso dell’ultima Assemblea Nazionale. A tal proposito, - prosegue la nota - riteniamo sia quanto meno inutile attendere una nuova adunata del coordinamento regionale o indugiare fino alla prossima Festa Tricolore di chissà quale città per poter esprimere una linea politica chiara e di fermo contrasto verso questa amministrazione regionale. Senza voler delegittimare gli organi statutari, riteniamo che il coordinamento regionale dovrebbe rappresentare la sintesi delle istanze di tutta la base: esigenze evidenti, di immediata intuizione, che non necessitano elaborazioni sofisticate. Infine, è nostro intendimento proseguire su questa strada: nei prossimi giorni appositi comitati provinciali saranno costituiti per continuare la raccolta delle firme. Siamo certi - conclude il documento - che ciò non sia la panacea di tutti i mali che affliggono la nostra terra ma costituisca una cura sufficientemente adeguata per sperare in una guarigione completa”.